Un lascito di distruzione
La guerra e il suo lascito: distruzione, morte, povertà. E macerie, rottami, cumuli di rottami lasciati sui campi, a ricordare la follia su una terra un tempo coltivata, poi a lungo – troppo a lungo – calpestata. Una terra da cui per lungo tempo continuano a riemergere, più discosti, i segni del disastro: lame di baionetta, bossoli di cannone, elmetti, maschere antigas.


Vita dalle macerie
Il museo conserva diversi di questi oggetti, segni di distruzione e di ricostruzione a un tempo, di un ingegno contadino proteso a fare fuoco con la legna che ha. Ecco allora che vediamo questi resti riadattati e riutilizzati per usi quotidiani e civili: una lama di baionetta ribattuta e trasformata in coltello da cucina; bossoli di artiglieria che diventano borse dell’acqua calda, boccali, manici di scalpello.
Il Brodie Pattern
Ognuno di questi oggetti merita una storia a sé, così capaci come sono di mostrarci la tenacia di chi resta e tira avanti. Una di queste storie, anzi due, sono quelle di due elmetti ritrovati e riadattati a imbuto. Per ironia della sorte, due elmetti di parti avverse: prodotti e utilizzati durante la Seconda guerra mondiale, sono uno di fabbricazione e utilizzo inglese, l’altro fabbricato e utilizzato invece dall’esercito tedesco.

Nel primo caso l’elmetto è un MK II del 1936, conosciuto anche come Brodie Pattern dal nome del suo ideatore, ma anche come Tommy Helmet o Schrapnel Helmet. Benché fosse più adatto a una guerra di trincea, tanto da essere usato con profitto durante la Prima guerra mondiale, il Brodie Pattern fu prodotto ancora dal 1938 al 1944 in circa dodici milioni di pezzi e utilizzato anche dall’esercito italiano dopo l’armistizio dell’8 settembre e il passaggio al fianco degli Alleati.
Da elmetto a imbuto
Fu probabilmente uno di questi soldati italiani a perderlo sul campo di battaglia, dove qualche anno dopo fu ritrovato e ingegnosamente trasformato in imbuto. La sua forma a scodella, molto vistosa e poco protettiva per un soldato di una guerra moderna, ben si adattava invece a essere lavorata per un uso domestico. Ecco allora che tagliando via il sottogola, togliendo l’imbottitura in cuoio e saldando un tubo sul vertice della calotta, l’anonimo e ingegnoso inventore ottiene un efficace e capiente imbuto per botti e damigiane.
L’ennesimo esempio di ciò che può fare l’operosità gentile dell’uomo, della sua possibilità – nelle parole del profeta Isaia – di trasformare «le spade in vomeri, le lance in falci».

Schede correlate

Elmetto inglese trasformato in imbuto
Imbuto per botti e damigiane ricavato da un elmetto inglese tipo MK II, noto anche Brodie Pattern, modello del 1936

Elemetto tedesco, modello 1935, trasformato in imbuto
Imbuto ricavato da un elmetto tedesco modello M1935 Stahlhelm

Bossolo d’artiglieria trasformato in bottiglia per l’acqua calda
Bottiglia per l’acqua calda realizzata a partire da un bossolo d’artiglieria inglese calibro 75 mm, recuperato dopo la Seconda guerra mondiale

Bossolo d’artiglieria trasformato in boccale
Boccale, probabilmente usato come brocca, realizzato con un bossolo d’artiglieria da 75 mm fabbricato nel 1943

Custodie maschera antigas tedesca trasformate in sessola e boccale
Sessola (o sassola) e boccale ricavati dal recupero di custodie per maschere antigas tedesche